Poi… arrivò la sera che ti affrontai

disegnando sulla tua pelle imprese e visi

con le dita creavo cerchi e ombre cinesi

e tu, e tu, sognata a bordo del mio MAS

e tu, e tu, nel sonno sospiri “l’eia alalà”

 

E tu, e tu che brunisci il ferro sopra il fuoco

e tu, e tu che spargi sale sul mio desiderio

adesso spingimi più in là, dentro la storia, nella mia storia

adesso spingimi più in là, io cambio la storia, io sono la storia

 

Poi… su carta avorio annotai

il tuo sapore che ricordava l’Adriatico

le umide feste a Fiume italiana

e tu, e tu, fiori dai balconi d’Istria

e tu, e tu, ombra nella casetta rossa

 

E tu, e tu che brunisci il ferro sopra il fuoco

e tu, e tu che spargi sale sul mio desiderio

adesso spingimi più in là, dentro la storia, nella mia storia

adesso spingimi più in là, io cambio la storia, io sono la storia