(dedicata a Constance Markievicz)

 

Constance, diventi rossa

ma non sai piangere, torniamo a casa

parla dei prati e della birra scura

degli inglesi, di un’altra fregatura

 

perché la vita, quella vita che sogniamo da bambini non c’è più           

perché la vita è come un libro che scriviamo non puoi sfogliarlo indietro

perché la vita alla fine vola

corrente d’aria, primavera sulle lenzuola

perché la vita alla fine vola via

 

Constance, vento salmastro

è tua l’Irlanda dei campi bruni

e di quei temporali nei cieli chiaro scuri

che non ti spaventano come questi quattro muri

 

Constance sei scoglio e mare

l’umida sabbia, l’eterno ritornare

ma in questa gabbia, dove fa freddo e buio

sei diventata una distesa di fiori al plenilunio

di fiori al plenilunio, di fiori al plenilunio             

 

ma non sai piangere, torniamo a casa