Madre, madre perdona questo figlio

che la notte di rado torna nel suo letto caldo

dentro alla casa di Belfast

padre, padre perdona queste braccia tese

che hanno deciso di imbracciare un fucile nero

per non restare a lungo serve, serve di sua maestà

 

nella notte scende la pioggia, sono proiettili d’argento

i tuoi occhi e il mio sparo, sono luci in un momento

se più non sai ormai che cosa vale

per questi prati pregare oppure sparare

ma come in croce i nostri ragazzi sono caduti

come il sole, sono il sole

 

grazie, grazie, al padre nostro questo sangue rosso

si è trasformato nella pioggia fresca

che confonde le tue lacrime che dal volto cadono giù