Ho sognato un Giappone ricoperto di ciliegi in fiore
di giovani desti, di muscoli caldi
la tensione dei tendini come archi di acciaio
orizzonte di sguardi tesi al sole infuocato nello specchio di spade
le foglie del bushido
mi circondano ovunque
dentro al disco di fuoco
ora che taglio giù
come un giro di danza
a ricordarvi come sono fatto io
a ricordarvi chi sono io
la spada non cede, è sinfonia del metallo
dolce suono distorto che vibra nell’aria per realizzare quel sogno